Cavo

42° 51'.69 N - 10° 25'.45 E
Capit.  0565.949910
Circolo Naut.  0565.949634

Giuliano Delfiol - 2002

INGRANDISCI

Porticciolo Il porticciolo di Cavo è vicinissimo al vertice NE dell'isola d'Elba, a non più di 3 miglia da Palmaiola. Il paese è quasi inesistente, è proprio un piccolo borgo però tranquillo e gradevole. Il porticciolo è molto piccolo, e i fondali sono scarsi, praticamente le barche da 2 m di pescaggio possono ormeggiare solo su piccoli tratti di pontile (galleggiante). Gli spazi sono alquanto ristretti e se c'è vento la manovra richiede perfetto controllo della barca, pena il rischio molto concreto di finire sulle trappe altrui. Però la sosta con tempo tranquillo (temibile il settore E-NE, raro però d'estate, ma anche lo scirocco dà molto fastidio per la risacca) è gradevolissima, perché il porticciolo è piccolo ma molto pulito e ben tenuto dal locale Circolo Nautico (inutile dire che vi è corrente e acqua in banchina), l'accoglienza è attenta e cortese, e il paesino retrostante pur modesto è lindo e tranquillo. I bagni sono all'esterno, nei locali del Circolo.

Il marina offre anche un servizio non proprio comune: una telecamera brandeggiata controlla continuamente il bacino, e ad essa ci si può collegare via rete, in modo da poter tener d'occhio la propria amata anche dall'ufficio. Detto questo, non lascerei comunque la barca a Cavo d'inverno.

Ristoro Una volta sbarcati troverete un paesino tranquillo e piacevole, dove si possono fare rifornimenti elementari e non mancano ristorantini anche di piacevole aspetto. Come sempre sulle isole di grande turismo, però, la situazione di questi esercizi è molto fluida, con gestioni che durano una stagione o due; occorre improvvisare orientandosi di volta in volta, soprattutto con gli occhi e col naso. Non mi sento quindi di consigliare un posto piuttosto di un altro.

Il porticciolo di Cavo, storicamente piccolo rifugio di pescatori, è stato attrezzato per iniziativa del Circolo locale, supportato dalla eccezionale dedizione del Delegato di Spiaggia. Oggi questo signore è in pensione, ma per molti anni ('70/'80) è stato una vera indimenticabile istituzione. Il fabbricato della Delegazione, posto proprio sopra il porticciolo, si riconosceva da Palmaiola (3 nm), in quanto sul terrazzo del p.p. era stato piazzato un telone con scritto a lettere di 1 m di altezza ``Delemare Cavo''. Meno visibili dal largo, sul terrazzo erano anche piazzati due potentissimi altoparlanti, di quelli da comizio vecchia maniera. Il delegato, armato di binocolo, passava le giornate a sorvegliare il porto dal suo ufficio, intervenendo al minimo problema e ammonendo all'occorrenza le barche in ingresso. Capitava che chi ignaro arrivava per la prima volta si sentisse apostrofare da una voce da giorno del giudizio che ammoniva ``Il Grand Soleil all'ingresso solleva risacca!!!! Non più di due nodi!!!!''. Magari averne, personaggi così.

Ancoraggi Con tempo tranquillo c'è una gradevolissima alternativa in rada: fuori del porto c'è una spiaggia, non molto attraente anche perché gli aliscafi vi creano spesso risacca. Voi proseguirete oltre la punta che la delimita a N, e troverete una stretta caletta, proprio una piccolissima insenatura aperta solo a scirocco nella quale non trovano posto più di tre o quattro barche (in piena estate può quindi essere impraticabile). Però il posto è meraviglioso, il fondo di sabbia bianca ottimo tenitore (l'acqua è così pulita che anche di sera si può tuffarsi e mettere a posto l'ancora con le mani), dei due lati della cala quello N è boscoso, su quello S si trova una vecchia, affascinante villa neoclassica, circondata da un giardino romantico che degrada sul mare... un incanto; cose così si trovano soltanto sui laghi lombardi. È tutto privato e inaccessibile, naturalmente, però l'eleganza della combinazione architettonico-marina è straordinaria.

Consultando le vostre carte (per navigare all'Elba è indispensabile la n. 117 dell'Istituto Idrografico, corredata dai pianetti di Portoferraio, Marciana, Marina di Campo, Rio Marina e Porto Azzurro) noterete che in teoria nella caletta è proibito dar fondo, perché essa rientra nella zona di 1 miglio di larghezza a cavallo di un importante cavo elettrico. Il cavo in realtà approda nel porto di Cavo (il gioco di parole è inevitabile), per cui nessuna confusione è possibile. Può tuttavia capitare che un battello di una delle tante polizie naviganti vi abbordi e vi redarguisca, invitandovi a salpare, e non sempre la vostra obiezione sulla distanza dal cavo elettrico verrà accolta, dipende dalla professionalità marinara di chi c'è a bordo.

Se la caletta è affollata, o se viene su un po' di scirocco, o se la Finanza vi caccia via, potete salpare e proseguire oltre verso N, a meno di 1 miglio scoprirete una bella spiaggia semicircolare (subito a S di Capo della Vita) con fondali di sabbia e alghe, arricchita da un minuscolo isolotto verde detto l'Isola dei Topi. La spiaggia è abbastanza aperta, quindi con brezza da NW c'è una certa risacca, oltre a quella che provocano i traghetti che passano a poche centinaia di metri, però il luogo è molto piacevole per un bagno, l'acqua è più che pulita, è perfetta e il panorama boscoso è quasi intatto.

L'alternativa storica a Cavo è Rio Marina.



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