Separa l'Elba dal Continente, con una larghezza di poche miglia, e come tutti gli stretti presenta qualche particolarità meteo. In condizioni estive di bel tempo, la brezza sulla costa dell'alto Tirreno segue il classico modello della rotazione oraria, calma la mattina presto, scirocchetto fino alle 12, poi rotazione a libeccio e successivamente NW.
Il canale è orientato NW/SE, questo vuol dire che nei pomeriggi estivi la brezza di NW si incanala fra Elba e Continente, con un piccolo effetto Bocche di Bonifacio, raggiungendo tranquillamente i 20 o talvolta 25 nodi. Verso la fine del pm, anche prima del tramonto, tutto abbonaccia. Questo modello è abbastanza costante, d’estate i pomeriggi di calma nel canale sono molto rari, anche con alta pressione livellata.
Questo andamento genera una corrente, diretta per SE, che nel mezzo del canale può raggiungere la velocità di un paio di nodi: ecco che andare verso l'Elba da Punta Ala o Salivoli, in un pomeriggio d'estate, può richiedere infiniti bordeggi, con vmg deprimente (ma mare e cielo bellissimi).
Data la particolarità del microclima locale, il diportista non si aspetti niente dal patrio Meteo per questo braccio di mare: il VHF si può lasciare spento. Meglio fidarsi dei segni premonitori, le alture dell’Elba immerse nelle nuvole sono segno sicuro di scirocco in aumento. Considerare comunque che il Golfo di Follonica, compreso fra Elba e Continente, è uno dei bracci di mare più riparati che si possano trovare nel Tirreno: anche d’inverno è difficilissimo che, pur con burrasche violente, il mare diventi veramente temibile (e lo può fare, eventualmente, solo con SW).
Il diportista deve inoltre tener presente che il Canale è una via d'acqua importante per il traffico commerciale. La rotta che unisce il promontorio di Piombino con Capo della Vita (Elba) è, specialmente d'estate, un'autostrada dove i traghetti Piombino-Portoferraio (tre compagnie in concorrenza) si succedono a cadenze dell'ordine dei 15'. Siccome filano 20 nodi, e non tengono in grande conto le piccole imbarcazioni, la loro rotta va attraversata a 90° e alla svelta; se le rotte differiscono di poco la cosa può diventare un incubo. Attenzione che essendoci ampi fondali, anche i grossi traghetti scapolano Capo della Vita passandoci a 50 m, quindi meglio star fuori che farsi stringere a scogli.
Ma non basta, ci sono poi l'aliscafo Piombino-Cavo (30 nodi), però con poche corse, e sporadici traghetti che percorrono le rotte Piombino-Rio Marina e Piombino-Porto Azzurro.
Fra Palmaiola e Cavo nell'Elba passa inoltre la rotta commerciale seguita dai traghetti merci che da Livorno vanno in Sicilia. Si incontrano quindi molte grosse navi, abbastanza veloci, con rotta circa N o S, e occorrono occhi aperti. Se la nave è sottovento uno se la vede magari emergere dal genoa, silenziosa e immensa, un muro interminabile contro il quale il mare frange...
Nel canale si trovano due isolotti, circondati da acque bellissime a dispetto del traffico perché immersi costantemente nella corrente: Cerboli e Palmaiola. Cerboli, un tempo cava di pietra (restano rovine di imbarcaderi e punti di carico in pietra a secco, abbastanza suggestivi), è proprio uno scoglio, praticamente privo di vegetazione, adoperato più che altro come boa nelle regate costiere. La costa è scoscesa, in buona parte del perimetro ci si può accostare con i parabordi. L'acqua è bellissima ma il fondo difficile perché immediatamente profondo e roccioso con poche alghe. D'estate specialmente la mattina l'affollamento è notevole, e l'ancoraggio è complicato dai calumi lunghissimi, nel pomeriggio quando la brezza gira a maestrale diventa piuttosto scomodo.
Certamente molto più bello è l'ancoraggio a Palmaiola, isolotto conico più alto e grande di Cerboli e, a differenza di quest' ultimo, completamente coperto di vegetazione mediterranea. Sul lato NE lo scoglio del Frate, da non avvicinare troppo perché circondato da secche rocciose. Lo scoglio contribuisce a formare un'insenatura, con tratti di fondo sabbioso. È l'ancoraggio migliore, perché il lato S presenta gli stessi problemi di Cerboli. Occorre però che non soffi da N o NW, altrimenti il posto diventa scomodissimo. L'affollamento è generalmente minore che a Cerboli, e diminuisce molto nel tardo pomeriggio perché i mezzi più piccoli (gommoni, motoscafini talvolta presenti in gran numero) rientrano tutti all'Elba.
La sosta merita perché, oltre ad esserci acqua bellissima, si può sbarcare col gommino su un rozzo imbarcadero, a suo tempo impiegato dai fanalisti della Marina. Sulla sommità di Palmaiola c'è infatti un faro, in posizione di eccezionale visibilità anche se non molto potente (9 mg). Lo si raggiunge inerpicandosi su un faticoso sentiero, d'estate pieno di rovi, fra agavi e fichidindia, ma lo sforzo (e i graffi) sono ricompensati perché la vista dal faro è mozzafiato, con tempo chiaro avrete sotto di voi l'Elba da Capo della Vita a Porto Azzurro, il Promontorio di Piombino e il Golfo di Follonica con Punta Ala, lo scoglio dello Sparviero (vulgo, la Troia) e più a S la costa fino all'Uccellina e all'Argentario. Le navi, sempre presenti, segnano con scie bianche un mare di un blu impressionante. Purtroppo, viva l'Italia, il fabbricato del faro, un tempo una vera e propria caserma, quindi di cospicue dimensioni, è in abbandono totale, con avanzato degrado. Una tristezza. E meno male che non vi sono immondizie.
Al calar del sole, uno può scegliere la solitudine, meteo permettendo, e allora la notte a Palmaiola è bellissima e uno spaghetto in compagnia, accompagnato da una buona bottiglia, costruisce una serata perfetta. Se si dispone anche di una bottiglia di Porto, la conversazione stenta ad esaurirsi anche alle ore piccole, perché il silenzio è assoluto, l'isola trasuda i profumi della macchia, alla fine fatalmente qualcuno si porta il sacco a pelo sulle panche del pozzetto e passa la notte lì. Inutile dire che anche uno spaghetto per due in pozzetto risulta di grande fascino. Chi non si contenta di queste opzioni può scegliere di far rotta su un porto per approfittare delle risorse a terra.
Non c'è che l'imbarazzo della scelta: Rio Marina e Cavo sono sull'Elba a pochissime miglia, con qualche miglio in più si può raggiungere Porto Baratti (golfo a N del promontorio di Piombino) oppure Salivoli.