Procida, isola del Tirreno, è situata all'imbocco del Golfo di Napoli, fra Ischia (a Ovest) e Capo Miseno (a Est); con i suoi 4 chilometri quadrati di superficie, è la più piccola tra le consorelle Ischia e Capri.
Ad sud di Procida e collegato a quest'ultima tramite un ponte, guardando verso Ischia, si erge l'isolotto disabitato di Vivara, completamente ricoperto di macchia mediterranea.
Procida è di origine vulcanica, e si possono tuttora riconoscere nei suoi tipici golfi a mezzaluna, le tracce degli antichi crateri, raggiunge un'altezza massima di 91 m. La costa, a picco sul mare, è di natura tufacea, ma spostandosi nell’entroterra, l’isola si presenta ondulata e ricca di orti e giardini. L’ambiente marino e quello terrestre sono perfettamente integrati e creano, tra loro, un meraviglioso ed impareggiabile connubio.
Porto principale dell’isola è Marina di Procida, borgo di pescatori, comprende due vasti bacini,
quello Est è destinato ai diportisti ma è ancora in attesa di collaudo perchè tende ad insabbiarsi, quello ad Ovest è destinato al traffico commerciale perciò fare attenzione all'entrata ed uscita di traghetti ed aliscafi, hanno sempre la precedenza, qualche sfortunato sprovveduto è stato multato salatamente dalla Capitaneria locale. A Est dell’isola potrete visitare la Corricella, porticciolo di pescatori, dove venne girato il famoso film " il Postino" di M. Troisi, graziosissimo villaggio di pescatori, dalle casette rosa o giallo – ocra. Il borgo della Corricella è esposto a sud-est ed è ridossato dai venti del I III e IV quadrante dal retrostante costone roccioso. Una lunga scogliera protegge poi il molo dal mare di Scirocco, l'unico che può infastidirlo. Dopo Marina della Corricella, proseguendo verso sud c'è Marina di
Chiaiolella. L’isola ha in tutto tre marine: a nord Marina grande, con il porto commerciale, dove si arriva da Napoli, Pozzuoli ed Ischia; ad est Marina di Corricella, il villaggio dei pescatori; a sud dell’isola Marina di Chiaiolella, che accoglie barche da diporto di ogni tipo.
PORTO DI MARINA GRANDE - 40°46',09 N 14°01'73 E:
Il porto di Marina Grande è costituito da una lunga riva banchinata e da tre moli: il molo di ponente, il molo di levante e il molo di sottoflutto banchinati. Il molo di levante è riservato a traghetti ed aliscafi per la parte di fronte all'entrata ed ai pescherecci locali per la parte a sinistra. Il molo di sottoflutto è riservato al diporto.
Attenzione entrando a sinistra nell'area subito di fronte al molo di sottoflutto c'è una zona di ormeggio con gavitelli per i locali.
Vi sono fari e fanali per facilitare l'ingresso di sera: faro a lampi bianchi posto su Punta Pioppeto, fanale a lampi verdi posto sull'estremità del molo di ponente, fanale a lampi rossi posto sull'estremità del molo di sottoflutto.
Il fondo marino è sabbia. I fondali in banchina toccano una profondità da 1 a 5 m.
Orario di accesso: continuo
Accesso: presso l'entrata del porto di Procida e nelle acque interne del porto, le navi ed i galleggianti non addetti ai servizi di linea tra i porti di Napoli, Pozzuoli e Ischia devono lasciare la via alle navi adibite ai suddetti servizi di linea, che entrano o escono dal porto.
Radio: VHF canale 16 Circomare Procida.
Venti: dominanti I° e IV° quadrante.
Traversia: ponente e levante.
Ridosso: da scirocco e libeccio.
Rade sicure più vicine: Cala S. Antonio - Pozzo Vecchio.
Il porto turistico è a levante del porto commerciale. La banchina è lunga m 250 circa e non è custodita.
Servizi ed attrezzature:
Distributore di benzina e gasolio in banchina (orario 08.00-20.00) - 1 presa acqua - 1 presa energia elettrica - illuminazione banchine - cabina telefonica - scivolo - 2 scali d'alaggio fino a 500 T - 1 gru mobile fino a 10 T - rimessaggio al coperto e all'aperto - officine motori - riparazioni scafi in legno e vtr e acciaio - sommozzatori - ormeggiatori - parcheggio auto
Per mangiare in questa parte dell'isola consiglio senz'altro SENT'CO, alle spalle della chiesa, ottima la pizza, i piatti di pesce ed in particolare la zuppa di pesce Sent'Co. Per fare colazione la mattina e provare le lingue al limone o alla crema, dolce tipico di Procida, oltre tutta la varietà della migliore tradizione pasticcera napoletana e le insuperabili granite al limone consiglio il BAR PASTICCERIA DAL CAVALIERE, un po' più economico il BAR ROMA giusto di fronte.
MARINA DI CHIAIOLELLA - 40°44',73 N 14°00',44 E:
Il porticciolo di Chiaiolella è protetto da due moli: molo di ponente e molo di levante. I lati occidentale e settentrionale della riva sono banchinati. Vi sono dei fanali per facilitare l'ingresso di sera: fanale a luce fissa verde posto sulla testata del molo di Levante e fanale a luce fissa rossa posto sulla testata del molo di Ponente.
Il fondo marino è sabbia.
I fondali in banchina toccano una profondità da 1 a 5 metri
Numero posti barca: 230-250 (gestiti da privati)
Lunghezza massima: 16/18 m
Orario di accesso: continuo
Accesso: mantenersi sulla linea di mezzeria e a non meno di 20 m dal fanale a luce rossa.
Radio: Vhf canale 16 - 11 (h. 07/19).
Venti: scirocco, mezzogiorno e libeccio
Traversia: ponente
Ridosso: maestrale, tramontana, grecale e levante
Rade sicure più vicine: Seno Carbognano - Rada Ciraccio.
Servizi all’interno del porto: rifornimento carburante, acqua, energia elettrica, servizi igienici, riparazioni vele e motori, riparazioni elettriche ed elettroniche, riparazione scafi in legno, vetroresina e acciaio, gru 40 tonnellate, scalo d’alaggio, scivolo, rimessaggio all'aperto/coperto, guardiania (24/24 h), ormeggiatori, assistenza subacquea, noleggio gozzi, negozi articoli nautici, diving center, rifornimento alimentare, cabine telefoniche, tabaccai, giornalai, alberghi, ristoranti, bar.
A 500 m vi è l’accesso all’isolotto di Vivara, e a 200 m la spiaggia più grande di Procida con numerosi lidi attrezzati.
Ci sono vari ristoranti che si affacciano sulla marina, per mangiare una buona pizza e ottimi piatti di pesce a prezzi medi consiglio il ristorante CRESCENZO, un po' più avanti procedendo verso ovest e quindi verso la spiaggia, c'è il ristorante DA MARIANO, solo pesce in un ambiente più romantico. Se avete voglia di fare due passi, magari godervi il tramonto ed il maestralino della sera, consiglio di percorrere tutta la strada che costeggia la spiaggia fino alla TAVOLA DEL RE DA GIRONE, Girone a Procida è un personaggio ed il suo ristorante è molto famoso, come pure la sua Zuppa di pesce (da prenotare qualche giorno prima).
Per la prima colazione c'è il ristorante Crescenzo che è anche bar ed hotel che ha delle ottime lingue oppure proseguendo verso la spiaggia, non ricordo il nome ma ricordo un'ottima granita di caffè ed anche qui le lingue sono buone. Se cercate una gelateria/pasticceria per passare la serata, proseguite per qualche metro sulla strada a destra di Crescenzo e sulla vostra sinistra trovate la gelateria, in un giardino molto accogliente. Continuando su questa strada ci sono i negozi di frutta e verdura, salumerie, tabaccai, giornali, minimarket.
CORRICELLA - 40°45,52 N 14°01,89 E:
Si tratta di un piccolo approdo riservato solo alle imbarcazioni da pesca locali. La Cala di Corricella è riconoscibile dal largo per la Chiesa di S. Maria delle Grazie ad est.
Pericoli: durante l'avvicinamento bisogna tenersi vicino a Punta dei Monaci in modo da distanziarsi dalla secca che si trova vicino alla riva occidentale.
Orario di accesso: continuo
Fondo marino: sabbia
Fondali: in banchina da 1 a 3 m
Radio: Vhf canale 16 - 11 (h. 07/19)
Posti barca: 30 circa
Lunghezza massima: 8/9 m
Traversia: scirocco
Ridosso: tramontana, libeccio, e grecale
È facilmente raggiungibile a piedi da Marina Grande, si prende la strada a destra del Bar Cavaliere e si sale per 10 metri, prendere la prima traversa a sinistra fino alla piazza, e poi scendere a destra, siete giunti alla Corricella, è un piccolo universo a sè stante non ci sono auto nè motorini, tutti i ristoranti hanno i tavolini direttamente sul moletto.
Dirigetevi verso la montagna a sinistra e troverete il ristorante GORGONIA che offre piatti di pesce locale in una cornice magica. Mi dicono che è da provare anche il ristorante CARACLE'.
Le coste di Procida
Quasi al centro del canale di Ischia vi sono le Formiche di Vivara, segnalate dal fanale n. 2366 posto in una meda luminosa elastica, cardinale W, dotata di miraglio: il fondale ha un minimo di circa 4 m.
Il Canale di Procida è limitato a Nord da Capo Miseno con la cittadina di Bacoli: la costa è bassa e sabbiosa in corrispondenza del lago e del porto di Miseno.
A Sud l'isola di Procida, con il suo porto e i relativi bassi fondali, crea l'altra sponda del canale.
Dal centro e verso Nord, vi sono diverse secche e scogli affioranti: la più centrale è la Secca del Torrione segnalata da una meda luminosa elastica cardinale Sud (n. 2354). Altre secche vi sono anche a Sud di quelle del Torrione (sotto il quale si deve passare per avere un buon fondale): la prima che si incontra è la secca di Marsiglia, con fondale minimo di 6 m.
A Nord del canale sono posti sul fondo numerosi cavi elettrici ed è pertanto proibito sostare, pescare o gettare l'ancora.
L'isola Vivara, parco naturale protetto, è coperta da una fitta vegetazione; sulla cima si trova una torre. Da Procida vi si accede a piedi, poiché il transito è vietato a causa della presenza di un punta che fa da sostegno per una tubazione d'acqua sospesa. Nella cala che si forma tra le due isole c'è un buon ridosso.
Giro dell'isola
Partiamo dal porto di Marina Grande (Sancio Cattolico, in procidano Sent' Co). A metà della banchina la chiesa di Santa Maria della Pietà divide il porto commerciale da quello turistico. Le case, a ridosso dell’alta parete a strapiombo, con i loro archi, balconi, scalinate, tutte variamente colorate fanno da quinta a uno scenario unico, dal Palazzo merlato al massiccio di Terra Murata. È il cuore dell’isola: ristoranti, pizzerie, caffè, gelaterie, negozi di alimentari, boutique, pescherie si susseguono lungo tutta la banchina.
Procedendo da levante a ponente, lasciato il porto e la spiaggetta di sabbia Le Grotte, nel primo tratto, da Punta Pioppeto dove si incontra il Faro a Capo Bove (o Punta Fiumicello) la costa rocciosa è alta e frastagliata. Da Capo Bove a Punta Serra c'è la spiaggia di sabbia di Pozzo Vecchio meta ideale per condurvi i più piccini, il fondo è roccia misto a sabbia profondità circa 6 metri, è un posto molto bello per passare la giornata purtroppo si soffre un po' per l'onda creata dal continuo passaggio dei traghetti che vanno e vengono da Ischia. Poi da Punta Serra sino alla Chiaiolella e Vivara si sussegue la lunga spiaggia del Ciraccio e della Chiaiolella, fondo di sabbia.
Dal lungomare della Chiaiolella, su per la collina di Santa Margherita tramite un ponte si accede all’isolotto di Vivara: disabitato, parco naturale, ricco di flora e fauna mediterranee. Programmare una passeggiata per i suoi sentieri è di rigore. Oltrepassato l’isolotto di Vivara si arriva alla Marina della Chiaiolella, di fronte a Ischia, è la seconda marina per importanza. D’estate è la località più affollata di tutta l’isola: numerosi i ristoranti e gli stabilimenti. Lasciato il porticciolo e oltrepassate le Punte di Solchiaro e di Pizzaco, si entra in una baia a semicerchio, uno dei quattro crateri che hanno dato origine a Procida. Il fondo è misto sabbia, rocce, posidonie, buon tenitore, ottimo ridosso dai venti del IV e I quadrante.
Una lunga spiaggia attrezzata, la Chiaia, conduce fino al porticciolo della Corricella, incantevole villaggio di pescatori. Le case hanno tutte colori diversi, in modo che i pescatori, avvicinandosi alla riva, potessero riconoscere già da lontano la propria casa. Precluso a ogni tipo di veicolo a motore, vi si gode un silenzio antico. Sopra la Corricella, prende avvio la salita Castello, che reca alla Terra Murata. Superata Santa Margherita Nuova, ex convento sede di incontri culturali, e il Palazzo Reale, ex penitenziario, si giunge al borgo medievale, il più antico nucleo abitato dell’isola. Da vedere l’abbazia di San Michele e i suoi sotterranei. Il panorama che si ammira è unico: tutto il Golfo di Napoli, Capri, Sorrento ecc.,
Un po' di storia
Nota fin dall’antichità col nome di Prochyta, termine greco indicante il suo essere "bassa" rispetto a Ischia, l’isola fu popolata dai Calcidesi, poi dai Greci, quindi dai Romani, che la elessero a luogo di svago. Nell’alto Medioevo fu più volte battuta dai Saraceni, e nel basso Medioevo ebbe propri signori feudali (fra questi celebre Giovanni da Procida). Nel luglio 1552 le sue acque furono teatro di una battaglia nel corso della quale gli Ottomani catturarono sette galee a una squadra napoletana agli ordini di Andrea Doria. L’isola, passata alla corona napoletana, fu occupata, a cavallo del 1800, tre volte dagli Inglesi. Il Castello, costruito per volontà dei D’Avalos (1563), fu trasformato nell’800 in penitenziario. A fianco venne costruita la colonia penale, solo da pochi anni dismessa.
Immersioni
Quattro i punti principali d’immersione dell’Isola di Procida. Punta Pizzaco (grado di difficoltà medio/impegnativo), Secca delle Formiche (medio/facile), Capo Bove (facile) e Punta Solchiaro (media). Ognuno dei punti d’immersione è facilmente raggiungibile da Marina di Chiaiolella e l’insieme delle escursioni permette di fare un ideale tour subacqueo dell’isola, cogliendo ogni aspetto affascinante dei fondali della zona e assaporando emozioni indimenticabili.
Sito | Flora e Fauna | Profondità | Visibilità |
Punta Pizzaco | Gorgonie, Spirografi, Corallo rosso, Gamberetti e Aragoste, Paguri, Polpi, Castagnole, Scorfani, Cernie brune e Pesci San Pietro | Min. 20 metri - Max. 43 metri | Buona/ottima - Corrente nulla |
Capo Bove | Posidonie, Alicia Mirabilis, Gronghi, Murene, Saraghi, Scorfani rosso e Scorfanotti, Polpi, Castagnole | Min. 8 metri - Max. 18 metri | Buona - Corrente nulla |
Secca delle Formiche | Margherite di mare, Gorgonie Gialle e Alicia Mirabilis | Min. 8 metri - Max. 20 metri | Buona - Corrente media/forte |
Punta Solchiaro | Gorgonie rosse e gialle e svariati banchi di pesce | Min. 10 metri - Max. 35 metri | Buona/ottima - Corrente media |