Massafra...e chi sapeva esistesse Date: Sun, 27 Jul 2003 Ho
visto Massafra, rapidamente, dai finestrini di una macchina. Il
caldo era necessario a far comprendere
il perchè delle case cresciute all'interno
delle rocce, muri bianchi nobilitati nel tufo e pietra viva che affiora
dalle cinzioni murarie di stradelli tortuosi che si arrampicano sulle
gravine. Molto
fu il pregiudizio che crebbe in me da ragazzo e mi spiace. Sto
riscoprendo il Sud con occhio maturo, gusto equilibrato per le forme, il
colore e gli odori, mi pento di aver perso tempo senza imparare a conoscerlo. La
presunzione di vivere un unico pianeta è pessima cosa. Una
splendida serata, divenuta fresca, trascorsa sulla terrazza che fu di un ammiraglio,
insieme a persone che non conoscevo ma che mi hanno accolto insieme
ai loro migliori amici. Una
ottima pizza, un vino vigoroso e una quieta e serena ospitalità. L'ospitalità
di cui omero ha scritto, eredità atavica in quelle terre di gente
il cui sangue in buona parte è giunto dal mare. Mauro (sciocco essere padano) |