Se aumenta la velocità dei filetti d'aria sulla vela, aumenta anche la forza con cui questa porta la barca, quindi il fatto che l'apparente aumenti o diminuisca influirà notevolmente sulla velocità della nostra navigazione. Se ci sono 10 nodi di vento reale e navighiamo al traverso con una velocità di 5 nodi, dando ordine al timoniere di poggiare per andare in poppa, avremo una diminuzione dell'apparente dei 5 nodi della velocità che avevamo, quindi la nostra propulsione diminuirà e con essa la nostra velocità. Se dal traverso ordineremo al timoniere di orzare fino ad andare di bolina, l'apparente crescerà, facendo quindi crescere la propulsione e con essa la velocità.
La cosa più bella è che aumentando la velocità tornerà ad aumentare l'apparente, che aumenterà la velocità, che aumenterà l'apparente che aumenterà la velocità che...ecc..ecc... , fino a che per questioni di resistenza di avanzamento nell'aria, e per la lunghezza dello scafo ( vedi velocità critica ) le forze in gioco si equilibreranno e si arresterà l'aumento di velocità. Per quanto possa essere incredibile sono parecchie le imbarcazioni da copentizione che superano in velocità il vento (quasi contrario) che le muove. |